martedì 28 luglio 2015

5 idee per creare timbri fatti in casa


timbri vegetali



stamp


numeri


How-to-Make-a-Stamp


stamping
http://www.thecraftycrow.net/2010/04/easy-homemade-stamp-wheel.html


Matilde dov’è?

Matilde (1)
Matilde dov’è?” è un libro scritto da una mamma che ha perso la sua bambina in un tragico incidente sulle piste da sci.
Matilde (6)
Attraverso questo libro illustrato da Cristina Petit, Elisabetta De Biaggio cerca di spiegare alla figlia Cecilia dove si trova adesso Matilde: attraverso rime delicate, questa mamma racconta che Matilde non è più qui, ma protegge la sua famiglia dal cielo.
Matilde (8)
Il libro è nato per aiutare la piccola Cecilia e la sua famiglia ad elaborare il lutto per la perdita di Matilde ed è stato pubblicato per raccogliere fondi destinati all’Associazione “Il sorriso di Matilde onlus”, fondata dai genitori di Matilde.
Matilde (10)
L’Associazione si prefigge di sensibilizzare e regolamentare i comprensori sciistici che aderiscono all’iniziativa e di finanziare l’allestimento allegorico a misura di bambino dell’Ospedale Niguarda di Milano progettato dal NABA (Nuova Accademia delle Belle Arti).
Matilde (9)
Perchè “Il sorriso di Matilde”?
Matilde (12)
Perchè donare un sorriso a un bambino è veder sorridere di nuovo Matilde.
Età consigliata: 3/6 anni.
Matilde (11)
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Tutti i proventi della vendita di questo libro verranno interamente devoluti a Il sorriso di Matilde Onlus.
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di Elisabetta De Biaggio
2015
38 pagine
12,00 euro


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Matilde (7)
Per info e donazioni:
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QUESTO LIBRO E’ STATO DONATO DALLE MAMME CHE LEGGONO ALLA BIBLIOTECA COMUNALE DI SALA BOLOGNESE



sabato 11 luglio 2015


ABBIAMO VINTO!


Anche  grazie alle oltre 30 mila firme raccolte, la battaglia di Martina è giunta a buon fine: il ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole una circolare nella quale è stato ribadito che sono i dirigenti scolastici, gli insegnanti e i genitori a "prendere insieme qualsiasi decisione che riguardi il piano dell’offerta educativa e formativa in una scuola. Vale anche per i libri e le biblioteche scolastiche". Non solo.
Davide Faraone, sottosegretario all'Istruzione, ha affermato che "nessun sindaco può intervenire in tal senso, né meno che mai può decidere quali libri possono stare o meno all’interno di un istituto: è un ambito di competenza comune della comunità scolastica, fatta di famiglie e operatori della scuola".

mercoledì 8 luglio 2015

I libri di qualunque gender si leggono, non si censurano!

Ciao,
Le Mamme Che Leggono hanno appena firmato la

 petizione, "I libri, di qualunque "gender",

 si leggono... non si censurano!

#Venezia @SteGiannini".

Le Mamme Che Leggono credono che questo 

sia importante.

La firmerai anche tu?

Ecco il link:

http://www.change.org/p/i-libri-di-qualunque-gender-si-leggono-non-si-censurano-venezia-stegiannini

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PER SAPERNE DI PIU'



Il nuovo sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha messo all'indice numerosi testi per bambini, in particolare "tutti i libri che parlano di gender, o di genitore 1 e genitore 2".
La censura attuata dal sindaco comprende numerosi capolavori della letteratura per l'infanzia, come "Piccolo Blu e Piccolo Giallo" di Leo Lionni, "Il pentolino di Antonino" di Isabel Carrer, incentrato sul tema della disabilità, "Piccolo uovo" disegnato da Altan, che tratta di tutte le forme di famiglia attuali, incluse quelle omosessuali e arcobaleno.
In un mondo sempre più mediatico e globalizzato, trovo anacronistico oltre che grottesco attuare una censura tanto vigliacca su libri che dovrebbero accrescere la consapevolezza dei piccoli fruitori, non alimentare l'ignoranza, la paura e la discriminazione.
Mi chiamo Martina Galletta e sono un'attriceLa lettura mi ha accompagnata da sempre, grazie all'impegno dei miei genitori prima e a una profonda passione poi. Sarei una persona diversa se non avessi letto tutti i libri che ho letto, che mi hanno formato una coscienza critica, mi hanno dato una proprietà di linguaggio e che considero cari amici.
Episodi di bullismo, tragici suicidi di adolescenti confusi e soli nella loro crescita sessuale, questi sono solo alcuni dei segnali che evidenziano l'importanza essenziale dell'informazione, della cultura della diversità e dell'altro, della consapevolezza della realtà che ci circonda e non di quella fittizia che qualcuno vorrebbe costringerci a vivere.
Per questo chiedo al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini di non tacere, ma di prendere, al contrario, una posizione netta e decisa sulla questione.